mercoledì 18 dicembre 2013

La storia di Piero il cartonaro

STORIA DI NATALI DIMENTICATI IN CASSETTI SENZA MEMORIA

La storia di Piero il cartonaro 

Ad un uomo disperato con il viso tra le mani
gli si avvicino' piano una bimba curiosa
e comincio'a guardarlo un po come fanno i cani
e poi ad annusarlo come si fa con una rosa.

L' uomo rise di stupore 
e lei gli accarezzo' il viso rugoso
"su non piangere che arriva il dottore"
e l' uomo smise per non sembrar noioso...

ma una voce urlante interruppe la magia
"mary mary..vieni via"
era la madre impaurita a vederla con un barbone
gliela strappo' dalle braccia e finse un calcione.

L'uomo non disse nulla e riabbasso' la testa
rientro' nei suoi pensieri di torvi corvi
in piena tempesta

Ma mentre si alzava per raccogliere i suoi cartoni
senti' d' improvviso una voce
e fu forte emozione..

La bimba era andata ma lui la sentiva nel cuore
sussurrargli ancora:
" aspetta aspetta che viene il dottore"..

"oh..povero me sto anche diventando pazzo
devo farla finita e' l'unica maniera"
e ritorno' a terra seduto ad un palazzo
fino a che si addormento' stanco com'era.........

ma dormendo sogno' una tiritera
come quella che da bimbo
la madre gli cantava ogni sera:

sogna sogna che poi si avveraaaaa
sogna forte che la morte paura non faaaa
la picchieremo come una megeraaa
ed il mio bimbo felice sarààà.................

La notte fu breve
scese tanta neve

l'uomo si alzo'
e al giorno si preparo'....

ma all'improvviso si accorse con stupore
che il mondo era fermo.....
le persone?..
.....di cartone.....

solo qualcosa si muoveva lontano
ma chissa' perche' non gli sembro' affatto strano:

c'era la bimba a saltellare e a cantare:

sogna sogna che poi si avveraaaa
pensalo forte che si avverera'
perche' la morte non e' piu neraaaaa
tante volte e' solo libertaaaaa'

L'uomo rise allora forte
molto piu della sera prima

e scomparve nella nebbia
di quella gelida mattina.

sabato 21 settembre 2013

Sproloquio in una notte calda come l'inferno

Quando fa caldo sono intrattabile
posso lamentarmi senza sosta
fino al crepuscolo

e se non dormo per il caldo
posso continuare

e prendermela
con il disgraziato
che butta le cicche
o con l'industriale bayer
arricchito
coi tumori
di trentenni giovani e forti
che sono morti...
ed erano molto di piu di trecento..
e dei dolci alla diossina
e del vino al metanolo
e..e....

se c'è l'intellettuale di turno
quello che nn perde un porta a porta
che ti vomita un:
"ma è sempre stato cosi'..
la terra ha ere glaciali...
sconvolgimenti profondi
.......
"si....coglione.

ma non in vent'anni.IN MIGLIAIA !!!"

gli rispondo mentre accendo una sigaretta.

Aspettava solo questo il vespadipendente:
" e tu..e tu.......che fumi...
ti ammazzi e poi ti lamenti
dell'ozono.......dei gas di scarico"

mmm...faccio un tiro da riempirmi i polmoni...
e con un abile scatto
gli apro il finestrino
facendogli ingoiare lo scarico
di un autotreno.

"Ecco...se tu potessi evitare
di fumare un pacchetto di marlboro
tutto insieme...
ti divertiresti di piu"

"si..coff coff.-...bravo.......
-mi dice odiandomi dal profondo del cuore annebbiato-
son quelli come te
che fanno poco e parlano tanto.

Io almeno sono coerente
e mi sta bene questo mondo...
e ho abbastanza soldi
da poter andare dove il clima
sia temperato...
che mi frega degli altri"

cazzo......
tra 15 anni spero tu vada alle maldive
e che rimanga ad urlare
su un cucuzzolo appuntito
unico roccione emerso...
il resto
tutto giu'.........
ingoiato dal mare!!!

Venezia sara' un titanic enorme
i gondolieri precari
pendolari
dalla luna alla terra.

Serre su serre......
morti a milioni
e i poveri a tirar le fila
come pescatori
di anime
al posto di gamberi
ogm
insapori

poi i ricchi meno ricchi
a seguire...
piu urlanti
perche'  meno abituati
a morire nella merda
per tradizione genetica.


E poi infine i ricchi....
in oblo' asettici
impotenti
con le loro mogli
taglienti

in molti sceglieranno il suicidio

per quei pochi che si riprodurranno
saranno eroi confusi
nella memoria......

il tempo cancella la puzza della merda nei pantaloni
della paura degli eroi

il tempo non guarda il tuo orologio
...te lo corrode............

e scorre come un accellerato
come un cane addormentato
e svegliato
ti ringhia
ti strappa e lacera la carne

ma non dire che è stato il cane
dillo al tuo futuro ..adesso.....
mentre ti plasmi al presente
come un quindicenne
a un telefonino
dove puo' vedere l'ultima puntata di
amici...........

e senza amici....
ridera' impazzito
in un girotondo
se verra' la guerra marcondirondero....

fa che sia piccina piccio'
e fa che sia breve come un fiocco di neve.......

ma in piena facolta'
egregio presidente
le scrivo la presente
e che disertero'....

da quando sono nato
a me hanno insegnato
a fare entrar chi ha fame
e a fare bere chi ha sete....

in verita' lo diceva la domenica anche il prete
ma lui le caramelle
le dava solo a chi si faceva toccare

e allora un mio amico
prese un bastone
e gli sfondo' il cranio...

come quelle piccole foche
come le pinne degli squali
tagliate mentre gettano il resto in mare...
come i cervelli di piccoli scimmiette
cavati con le mani
che piu dolore non si puo'...........

ma andate affanculo.........
il mondo muore
ma muore per tutti.

E c'è una certa soddisfazione
latente....
che mi portero' in giro stamattina
come un pappagallo sulla spalla.

Vedo sempre piu chiaro
e vedere chiaro
è entrare in un buio senza uscita

fumo allora
e benedico il tuo culo tondo
il tuo seno

e non mi nego il peccato
della nutella
mangio bevo e fotto

per sentirmi un po' uomo
e un po'.....

stronzo.







domenica 15 settembre 2013

Sulle ali di un bacio

Mi piace pensare che io e te
miliardi di anni fa
fossimo solo residui di stelle
Che gia' allora come oggi
ci scambiassimo metallo fuso
come ora ci scambiamo i pensieri.

Mi piace pensare che cambieremo forma
dimensioni temporali
ma che ci incontreremo ancora.

Io e te molecole unite in una spada
per una maledetta guerra....
due fiori di campo
tra le dita tremanti
di una sposa in pianto.

Mi piace pensare che i nostri pensieri
vivranno per sempre
come energia latente nello spazio temporale
e che ciclicamente
si rincontreranno
sfidando il caos dell'universo intero.

Mi piace pensare che le tue mani di ramo tenero
il succo del tuo seno
siano solo la conseguenza inevitabile
di un'attrazione che scavalca
la miseria di una vita
cosi breve.

Mi piace pensare che un tuo bacio
rinchiuso come un gabbiano in una scatola del tempo
fosse fatto volare dalle tue labbra schiuse
una mattina in riva al mare....
per venirmi a cercare
...ancora.....

E mi piace pensare
che dovunque io dovessi trovarmi
mi girero' d'istinto ..........
a riconoscere
quel battito d'ali.


venerdì 13 settembre 2013

Pelle di pesca

Pelle di pesca
di gambe come lunghe autostrade...
dove sei ora.

Di fronte al mare ti salivo e scendevo
dicevi come l'onda
ridevi di piacere.

Un giorno ti ho vista passare
come un lampo d'aprile squarciare il sole
e scomparire di nuovo
tra mille teste senza occhi.

Amore dove sei
cosa ci ha cambiati..
quale prezzo e con quale moneta
ci tocca pagare.

E dove sono i tuoi occhi...
e cosa faro' anche quando l'ultimo di ricordo
sara' sottratto al tempo
quando anche l'ultima briciola di te
mi avra'affamato ancora.

Ora dicono che sei ceramica...
sorridi a denti stretti
di borghese disincanto

ma tu per me sei quella
che salivo e scendevo.....
come l'onda del mare dicevi
e ridevi di piacere.

Come due lati di una stessa conchiglia
ancora uniti
aspettavamo
infine
il mattino.